Obiettivo dell’Associazione è diffondere la cultura a Livorno e fare conoscere la storia della Città fuori dal suo ambito territoriale.Si tratta di attingere al ricco patrimonio storico che la Città stessa ha avuto in eredità per diffonderlo avvalendosi della mediazione di una vasta e qualificata platea di Autori e Lettori.
L’ “Associazione Livornese di Storia Lettere ed Arti” nasce nel 1986, inizialmente con il nome di “Associazione di Storia Lettere ed Arti livornesi”, fondata dall’editore Ugo Bastogi e da alcuni amici riuniti intorno al periodico trimestrale denominato la “Canaviglia”, in vita dal 1976 e sostenuto da un largo consenso. La libreria Bastogi, fucina della pubblicazione, divenne il punto di ritrovo di studiosi e bibliofili come Giovanni Spadolini e Gianfranco Merli.
Primo presidente dell’Associazione fu Giovanni Gelati, autore di pubblicazioni sulla sua attività forense e d’ambito livornese, vice presidente Lodovico Inghirami, a sua volta autore di opere legate alla sua professione e di storia locale, mentre Bastogi mantenne la funzione segretario dell’associazione e di editore di un annuario che, con veste tipografica rinnovata e con il titolo “Studi Livornesi”, uscì regolarmente fino al 1992 con sette volumi.
Dal 1993 l’Associazione diede vita ad una nuova serie di riviste annuali che prese il nome di “Nuovi Studi Livornesi”, edita dall’editore Belforte.
“Nuovi Studi Livornesi” è lo strumento principe di cui l’Associazione si avvale: rivista scientifica (ora a cadenza semestrale) aperta ai contributi storiografici non solo di studiosi affermati, ma anche di nuovi talenti che si affacciano al mondo della ricerca, senza trascurare cultori appassionati e competenti nelle varie discipline.
Accanto alla rivista, l’Associazione supporta e incoraggia la pubblicazione di altri volumi.
In questo settore fuori collana sono usciti dalle stampe: nel 1997, per Belforte Editore Libraio, “A Livorno, nel Settecento. Medici abati stampatori: Giovanni Gentili (1704-1784) e il suo ambiente” di Maria Augusta Morelli Timpanaro”; nel 2005, per le edizioni Plus Pisa University Press, “Sul filo della scrittura fonti e temi per la storia delle donne a Livorno”, a cura di Lucia Frattarelli Fischer e Olimpia Vaccari; nel 2006, in onore di Furio Diaz nel compimento dei suoi 90 anni, un volume curato da Carlo Mangio e Marcello Verga, “Il settecento di Furio Diaz”, che presenta i saggi degli allievi e colleghi dell’illustre studioso e primo sindaco della città dopo la liberazione.
I saggi pubblicati sui “Nuovi Studi Livornesi” e nei volumi fuori collana sono tutti offerti gratuitamente dagli autori.
Nel corso della sua storia, l’Associazione è stata gestita da un Consiglio esecutivo sotto la guida di Presidenti, come lo stesso Gelati (fino al 1995), Guglielmo Cini, dal 1996 al 2001, Luigi Donolo (dal 2001 al 2011), Algerina Neri (dal 2011 al 2012), Maurizio Vernassa (dal 2012 al 2014), Roberto Lombardi (dal 2014 al 2021).
Attualmente è presidente Marcello Murziani.
Le risorse finanziarie necessarie a sostenere le iniziative editoriali dell’Associazione sono di origine privata, ricavate dalle quote annuali dei Soci ordinari e di alcuni soci benemeriti.
Un contributo determinante per la redazione di “Nuovi Studi Livornesi” è da sempre offerto ogni anno dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, particolarmente sensibile alla vita dell’Associazione e ai risultati delle ricerche svolte, alcune delle quali traggono spunto da indicazioni della stessa Fondazione. Per i volumi fuori collana sino ad ora pubblicati hanno contribuito alle spese editoriali anche la Provincia di Livorno, il Comune di Livorno e la Camera di Commercio di Livorno.